Dopo due anni a combattere contro l’infortunio al ginocchio

Fatica a trattenere l'entusiasmo per un ritorno in nazionale che ad un certo punto dei suoi tormenti fisici sembrava quasi impossibile da realizzare. Due anni a combattere con il ginocchio e, finalmente, Kevin Strootman, può tornare a indossare anche la maglia dell'Olanda. Una foto postata su Instagram dell'allenamento effettuato ieri in Portogallo, mostrata con orgoglio dal ragazzo, lo testimonia. "It feels good to be back" ("È bello essere tornato"), il commento, per un ritorno voluto dal ct Blind proprio per farlo sentire nuovamente un giocatore importante. E così, dopo il rientro con la maglia della Roma, Kevin può rivivere la gioia di indossare la divisa orange, passaggio fondamentale per ritrovare fiducia in se stesso e scrollarsi di dosso tutte le paure. L'Olanda, che non si è qualificata per l'Europeo, affronterà una serie di amichevoli, in Portogallo fino a domenica 5 giugno, contro Irlanda, Polonia e Austria. "E così sono tornato- annuncia ai media olandesi, Strootman- ho lavorato così duramente in questi due anni e sono qui ancora una volta. Quello che ho vissuto è stata la cosa peggiore che piò accadere a un calciatore, ma sono rimasto sempre fiducioso, senza farmi sopraffare da pensieri negativi, altrimenti non ce l'avrei fatta". E mentre Spalletti si dice certo che Sabatini resterà, i tifosi osservano da lontano, sperando di potersi godere appieno Strootman la prossima stagione, mentre è terminato il periodo di prelazione riservato agli abbonati. Sono 14mila le tessere rinnovate, fanno sapere da Trigoria, in linea con le altre stagioni, anche se non sono stati comunicati i dati precisi della Curva Sud, che ha subito un notevole calo rispetto alle sottoscrizioni di un anno fa. Dato prevedibile viste le difficoltà e la protesta per le barriera della discordia. Da ieri, comunque, le tessere della Sud sono state messe in vendita libera.

May 25, 2016 2:31

La notte della nostalgia…

Una notte di nostalgia, per dimenticare la stagione fallimentare: "Di padre in figlio" di nuovo all'Olimpico. La notte della nostalgia. Per dimenticare la stagione fallimentare, i laziali si regalano una serata d'amore: "Di padre in figlio" di nuovo all'Olimpico, come due anni fa. Venduti circa 45mila biglietti, per l'occasione la Nord tornerà a riempirsi, la festa è assicurata. In campo, dalle 20.30, si sfideranno quattro squadre storiche: la Lazio '74 con gli organizzatori Wilson e Oddi, la Lazio dello scudetto 2000 con Stankovic e Inzaghi, la Lazio del "meno 9" con Gregucci e Camolese, poi "l'altra Lazio" con Giordano, Fiore e Giannichedda. Ospite d'onore Mogol, che parlerà del suo amico Lucio Battisti, genio della musica leggera e tifoso laziale. Un modo per ritrovarsi (finalmente) uniti e applaudire i campioni del passato, mentre il presente vive di una polemica davvero sorprendente. Perché Klose insiste: "Non capisco questa discussione, la spiego in maniera semplice per chiudere l'argomento: né a me né al mio procuratore sono mai state fatte proposte, scritte o verbali. Indipendentemente dal fatto che avessi deciso o meno di lasciare la Lazio", ha detto Miro a un'agenzia di stampa tedesca. Di nuovo furiosa la società, che a marzo aveva offerto (a voce) un biennale al centravanti (rifiutato) e si aspettava dichiarazioni ben diverse, finalmente aderenti alla realtà. Certo dispiace questo addio al veleno da parte di uno dei calciatori più importanti della storia biancoceleste. C'è qualcosa da chiarire anche con Keita. In settimana ci sarà un incontro con il manager del senegalese, in scadenza di contratto nel 2018. Per evitare di ritrovarsi l'estate prossima a un solo anno dalla fine del legame, con relativa riduzione del valore del cartellino, la Lazio proporrà al giocatore il rinnovo con adeguamento dell'ingaggio. Se non si troverà un accordo, Keita verrà messo sul mercato. E i corteggiatori non mancano, dall'Atletico Madrid al Benfica e all'Inter. Che a sua volta insiste per Candreva: le contropartite tecniche Ranocchia e Biabiany non interessano, Lotito chiede 35 milioni. Respinta anche la proposta ufficiale dell'Atletico Madrid per l'azzurro: 14 milioni più bonus. Attenzione però: il club di Simeone rilancerà e con 28 milioni alla fine dovrebbe spuntarla. Gabbiadini l'ideale per sostituirlo, ma il Napoli di milioni ne pretende 25. Settimana decisiva per Adriano - la Lazio si sente in vantaggio su tutti e confida in sì del terzino - e la questione allenatore: è corsa a tre tra Sampaoli, Inzaghi e Prandelli. In attacco l'obiettivo principale resta Milik, il ds Tare non molla neppure Lapadula. Mauri rinnoverà per un anno, in bilico Konko, in uscita Mauricio e Gentiletti. Di sicuro stasera un tuffo nel passato farà bene, sarà emozionante come rivedere l'Olimpico vestito a festa.

May 25, 2016 2:19

“Contratto subito” …

La manifestazione dei dipendenti pubblici guidata dai sindacati confederali, partita questa mattina alle 10 dal Colosseo e passata dai Fori Imperiali dove sono in corso i preparativi per la parata del 2 giugno, è giunta a piazza Madonna di Loreto, dietro piazza Venezia, dove è stata montata una grande mongolfiera colorata con l'hashtag #contrattosubito. "Siamo più di 15mila", ha annunciato il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. Il furgone che guidava la protesta, ora trasformata in sit-in, è stato parcheggiato in modo perpendicolare alla strada e sta fungendo da palco, con gli esponenti delle sigle e i lavoratori che si alternano per intervenire al megafono. La convocazione. "Il primo risultato di questa piazza è stato la convocazione immediata del tavolo sul salario accessorio in Campidoglio" ha detto Di Cola. "Ci aspettiamo che domani finalmente l'amministrazione mantenga le promesse e arrivi con proposte credibili che mettano in sicurezza il salario dei lavoratori, restituiscano loro le somme tolte da marino e ridiano certezze ai dipendenti e servizi ai cittadini". La scuola. Di Cola ha parlato anche della scuola sottolineando come sia "indispensabile che oltre al tema del contratto l'amministrazione riesca a trovare una soluzione anche per il tema delle scuole. Settembre si avvicina e il rischio che bimbi e lavoratori restino a casa è molto forte. Se domani non ci saranno risposte credibili la mobilitazione continuerà e ci saranno ulteriori iniziative". Il corteo. La manifestazione è iniziata in via San Gregorio, con gli organizzatori che gridavano al megafono: "Siamo migliaia e migliaia" e "Vota qui, vota là ma il contratto non ci sta!" circumnavigando il Colosseo. Il corteo è stato aperto da persone che tenevano, ognuna, lettere stampate su cartelloni a comporre la parola "Contratto". I sindacati. Organizzata dai sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa di Roma e Lazio, coinvolge i lavoratori del settore pubblico - come i dipendenti comunali, le maestre, i lavoratori dei musei e dei siti archeologici, i vigili urbani, gli operatori ospedalieri - ma anche privato che offrono servizi ai cittadini. Le ragioni. Le ragioni dello sciopero, spiegano i sindacati, vanno dal "rinnovo di un contratto dignitoso per i lavoratori dei settori pubblici, bloccato da oltre 7 anni, e privati, in alcuni casi fermi da 10, a una riforma dei servizi che parta da nuove assunzioni per garantire la tenuta del welfare, messa a rischio da tagli forsennati e continue riorganizzazioni a costo zerovanno dallo sblocco della trattativa sul salario accessorio", al recupero di quel 20 per cento tagliato dallo stipendio con Marino sindaco. La quota, secondo i sindacati, va legata in parte alla produttività e in parte agli incarichi e ai turni dei dipendenti comunali. I precari. Tra le altre emergenze, i precari, soprattutto del settore scuola e nidi dell'infanzia che da venti anni aspettano di essere assunti. Una situazione legata anche all'assenza di quel turn over che dovrebbe invece permettere agli under 35 di essere contrattualizzati. Altro punto importante è la cronica carenza di personale nel settore cultura. I vigili. Gli agenti di Roma Capitale hanno garantito i servizi minimi ma si è registrata una partecipazione in massa al corte. L'80 per cento dei vigli è sceso in strada. "Stiamo protestando per ottenere un contratto nazionale adeguato con una sezione specifica per la polizia locale" ha detto Francesco Croce della Uil. "Sottolineiamo, inoltre, la gestione effimera del corpo da parte dei commissari".

May 25, 2016 2:03

Come risparmiare con la Stabilità 2016…

Con una circolare l'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcune delle novità fiscali contenute nella Legge di Stabilità 2016. Ecco le più salienti. Agevolazione doppia per compra come prima casa un immobile ristrutturato da impresa a basso impatto energetico. Per  gli immobili che dopo i lavori risulteranno di classe energetica A o B  sarà infatti possibile cumulare la riduzione del 50% dell'Iva con la detrazione per ristrutturazione.  Via allo sconto per il controllo energetico da remoto, e nuovo credito d'imposta per chi fa donazioni alle scuole.  La novità nella circolare 20/E dell'Agenzia delle entrate che fa il punto su alcune delle novità introdotte dalla Legge di stabilità in materia fiscale.  Tra queste anche l'esenzione dall'Irpef per le borse di studio Erasmus plus. Risparmio doppio per gli immobili "verdi". La Legge di stabilità ha previsto, per il solo 2016, un credito d'imposta pari al 50% dell'Iva dovuta per l'acquisto, direttamente dall'impresa costruttrice, di un immobile residenziale di classe energetica A o B, a prescindere da ulteriori requisiti. La norma, infatti,  non limita il beneficio all'acquisto dell'abitazione principale, né sono previste esclusioni per gli immobili  di lusso. Questa agevolazione, chiarisce la circolare,  si applica anche in caso di acquisto di immobile ristrutturato da impresa. In pratica diventa possibile cumulare le due agevolazioni per cui ad esempio, un contribuente che acquista da un'impresa di ristrutturazione  un'unità immobiliare, con le agevolazioni prima casa, all'interno di un fabbricato interamente ristrutturato, al prezzo di 200.000 euro più Iva al 4%, per un totale di 208.000 euro, avrà diritto sia  alla detrazione del 50 per cento dell'Iva pagata sull'acquisto dell'immobile (4.000 euro) sia  alla detrazione  per ristrutturazione  sul 25 per cento del costo dell'immobile.  Il risparmio fiscale complessivo  sull'acquisto sarà quindi di 29.500 euro, ossia 4.000 euro di Iva più 21.500 di detrazione per ristrutturazione. Sconto d'imposta per la casa "intelligente".  Sempre in materia  di efficienza energetica,  la circolare dà il via libera alla detrazione del 65%  per l'acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative, che garantiscono un funzionamento efficiente degli impianti. Agevolazione riconosciuta, senza la necessità di opere murarie, a patto che i dispositivi  siano in grado di mostrare i consumi energetici,  le condizioni di funzionamento  e la temperatura di regolazione degli impianti, e consentire l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto. La detrazione spetta con riferimento alle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016. In materia  di "casa intelligente"  è previsto anche un credito d'imposta per spese per l'installazione di sistemi di  videosorveglianza digitale o allarme, ma in questo caso i criteri e le procedure per l'accesso al dovranno essere  definiti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Credito d'imposta del 65%  per le donazioni alle scuole -  Dopo l'Art bonus arriva anche lo school bonus,  il punto sul nuovo credito d'imposta (school bonus) per le erogazioni effettuate agli istituti  di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, per la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino le possibilità di trovare lavoro  per gli studenti. Il credito è pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate nei periodi d'imposta 2016 e 2017 e al 50% di quelle effettuate nel periodo d'imposta 2018. Lo school bonus non è cumulabile con altre agevolazioni riservate alle stesse spese ed è previsto un tetto massimo di 100mila euro di spese agevolabili per ciascun periodo d'imposta

May 19, 2016 4:39

Nessun rimborso fino al 2040…

MILANO - Il Fondo Monetario Internazionale scopre le carte sul debito greco. L'esposizione di Atene è insostenibile - è la teoria di Washington - e senza un colpo di forbice deciso gli obiettivi di bilancio del piano di salvataggio sono irrealizzabili, rendendo impossibile la partecipazione del Fondo al terzo Memorandum. Se Bruxelles e la Germania tengono davvero al ruolo dell'istituzione di Christine Lagarde, devono accettare la sua drastica ricetta: la Grecia non dovrà più pagare interessi e capitale ai creditori fino al 2040. Oltre quella data il rimborso sarà spalmato fino al 2080 con tassi di interesse attorno all'1,5% medio attuale. E in ogni casa i costi per il finanziamento del debito ellenico (schizzato a 311 miliardi, il 176% del pil) non potranno superare il 15% annuo del prodotto interno lordo. Le richieste di Washington segnano uno spartiacque nelle trattative tra Ue e Fmi con l'obiettivo di trovare una posizione comune entro l'Eurogruppo del 24 maggio in cui - è la speranza di tutti - si dovrebbe dare l'ok ai nuovi aiuti necessari al governo Tsipras per evitare il default accompagnandoli con un piano credibile di rientro del debito. La posizione degli uomini di Lagarde è particolarmente indigesta per Berlino che considerà però fondamentale tenere a bordo il Fondo nel PIano. E le prossime ore serviranno a trovare una complessa quadratura del cerchio.Atene nel frattempo continua a provare a fare tutti i compiti a casa. Dopo l'ok in Parlamento alla riforma delle pensioni e a quella fiscale, domenica prossima arriverà in aula l'ennesima overdose di austerity con nuove tasse indirette, le norme sui prestiti in sofferenza e l'istituzione di un fondo per le privatizzazioni. La risicata maggioranza dell'esecutivo (153 voti su 300) ha tenuto graniticamente negli ultimi delicatissimi voti e - salvo imprevedibili sorprese - dovrebbe passare anche questo test consentendo al ministro delle finanze Euclid Tsakalotos di presentarsi all'Eurogruppo in una posizione di relativa forza.

May 19, 2016 4:19

Uno dei pochi governi stabili d’Europa…

Stavolta la Germania non ha giocato il ruolo del falco. La battaglia è stata aspra sino all'ultimo, in seno alla Commissione, ma Berlino non è stata mai la testa d'ariete del fronte dei rigoristi. Anzitutto, se l'Italia è nel cosiddetto "braccio preventivo" della procedura d'infrazione, l'impegno a fare le riforme strutturali può compensare qualche sforamento sulle finanze pubbliche. In sostanza, racconta una fonte governativa, Berlino ha accettato di concedere una tregua all'Italia per capire l'effetto del Jobs Act sul mercato del lavoro, l'avanzamento del riordino istituzionale e delle altre riforme. Soprattutto, la Germania sta osservando come procede la ristrutturazione del sistema bancario, afflitto dal nodo sofferenze che il governo sta tentando di risolvere con il fondo Atlante. L'Italia resta in sostanza "sotto osservazione" in attesa che le riforme di Renzi mostrino gli effetti promessi, ma intanto anche Merkel e Schäuble le concedono sei mesi in più di respiro. Il secondo punto è politico. In un contesto precario, con il Regno Unito "sorvegliato speciale" in vista del referendum sulla Brexit, con Hollande insidiato dal Front national, la Spagna fuori gioco per le elezioni, con i maggiori Paesi dell'Est ormai su una china autarchica, l'unico grande Paese europeo con un governo relativamente stabile e affidabile, per Angela Merkel, è quello italiano. Per la cancelliera, com'è noto, quello della stabilità è sempre stato un dettaglio fondamentale. Ma l'altro ragionamento che si fa a Berlino a microfoni spenti è il seguente: chiedendo una correzione sui conti all'Italia per sforamenti "light", la Commissione non avrebbe potuto fare a meno di bastonare Spagna e Portogallo, di sanzionarle già ora per un'infrazione molto più grave, quella del disavanzo. E l'ultima cosa che vuole Merkel adesso è indebolire il premier conservatore Mariano Rajoy in vista del voto del 26 giugno. Dopo, però, la musica potrebbe cambiare. La Germania ha accettato l'idea di rimandare il verdetto a luglio. Juncker vorrebbe concedere anche dopo più tempo - due anni - a Madrid per rientrare nel Patto e infliggerle nel caso una sanzione minima, ma a luglio la Germania potrebbe mostrare di nuovo la faccia più feroce e chiedere un aggiustamento più rapido. Un'altra considerazione che influisce sull'attuale disponibilità tedesca a riconoscere più tempo all'Italia e a rimandare a luglio il verdetto su Spagna e Portogallo è il calendario. Gli ultimi di giugno si annunciano come i dieci più pericolosi da molto tempo, per l'Europa. Non solo perché, riassume la fonte governativa, "potrebbero coincidere scenari come la Grexit e la Brexit". Motivo per cui Schäuble sta conducendo le trattative sulla Grecia con un'ottimismo quasi ostinato. Oltre al referendum sulla Brexit e le elezioni spagnole, a fine giugno potrebbe cadere, secondo un'indiscrezione del Financial Times , anche il verdetto della Corte costituzionale di Karlsruhe sullo scudo anti-spread della Bce, l'Omt. Se fosse negativo, la Bundesbank potrebbe essere costretta ad abbandonare l'acquisto di titoli. Con conseguenze immaginabili, sui mercati.  

May 19, 2016 4:13

Le sneakers bianche sono tornate…

Alte o senza stringhe? Di pelle o di tela? Sono le sneakers, rigorosamente bianche candide. Intramontabili e stanno bene un po' con tutto. Esistono innumerevoli varianti, sfoglia la gallery e guarda quelle che abbiamo selezionato per te! Le sneakers bianche sono tornate ai nostri piedi quasi senza che ce ne accorgessimo. Ma come, fino a un attimo fa non avevamo tutte, dai 5 agli 80 anni, le ginniche da running fluorescenti, colorate, vistose a più non posso? La abbiamo ancora, avevamo solo bisogno di un attimo di sollievo. Alle sneakers non si rinuncia più. Le mettiamo in ufficio, con la gonna, di sera. E senza tanti complimenti per il dress code. Ma per quanto le stylist di moda ci abbiano rassicurato, mettere le running shock alla lunga può essere faticoso (anche se all'inizio è liberatorio). A soccorrerci sono tornate le sneakers bianche. Non hanno manie di protagonismo, soffrono come tutte le scarpe da ginnastica di giovanilismo, ma non in forma acuta. Semplicemente, stanno bene un po' con tutto. Oggi le propongono i marchi sportivi, i brand low cost e anche le griffe di lusso. Il modello di tendenza e anche più chic è minimal, di pelle candida con le stringhe. Il modello culto, soprattutto per le più giovani, restano leStan Smith di Adidas (che pure sono un revival degli anni Ottanta). Ma esistono innumerevoli varianti per forme e dettagli. E con la bella stagione tornano anche le sneakers bianche di tela.  

May 12, 2016 4:20