Il rapporto annuale della banca privata Ubs

Dalla Gilded Age del primo Novecento, l’“età dorata” del capitalismo rampante in cui i Rockefeller, i Carnegie e i Vanderbilt costruirono rapidamente le loro spettacolari fortune, non c’era mai stata una tale concentrazione di ricchezza nel mondo. Mai così tanti soldi nelle tasche di così pochi, una diseguaglianza che suscita il timore di una reazione avversa, proprio come accadde un secolo fa, con le nazionalizzazioni in America e la rivoluzione bolscevica in Russia.E’ il risultato del “Billionaires Report”, il rapporto annuale della banca privata Ubs e della società di consulenze finanziarie PcW sui super ricchi della terra. L’indagine afferma che lo scorso anno i miliardari del pianeta hanno aumentato il proprio patrimonio collettivo di ben un quinto, arrivando a un totale di 6 trilioni di dollari (6 mila miliardi di dollari), pari al doppio del pil di un paese del G7 come la Gran Bretagna, riferisce il quotidiano Guardian. La ricerca indica che oggi ci sono 1542 miliardari, dopo che le ricchezze di 145 milionari hanno superato il muro del miliardo di dollari.La reazione alle fortune nei settori del petrolio, dell’acciaio e delle banche nate negli Usa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo spinsero il presidente americano Theodore Roosevelt a scorporare le grandi società e aumentare le tasse. “La crescita dei miliardari è sostenibile?”, si domanda il rapporto, “o finirà come è finita la prima Gilded Age?” (il termine deriva dal titolo di un romanzo di Mark Twain). Recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha proposto che l’1 per cento più ricco della popolazione paghi più tasse per ridurre livelli “pericolosi” di diseguaglianza.

Oktyabr 30, 2017 3:37

Renzi è stato scelto dalle primarie, non va sottovalutato

"Spero che gli interlocutori riflettano sulapertura prodotta a Napoli. Non mettiamo veti, siamo intenzionati a creare una coalizione larga, con idee forti per guardare a futuro. Converrebbe anche a loro riflettere e approfondire di più prima di rispondere in questo modo". Il vicesegretario del Pd Maurizio Martina si rivolge a Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema di Mdp invitandoli ad esaminare con più attenzione la disponibilità al confronto offerta dai dem durante la conferenza programmatica di Napoli.Ospite su Radio Capital del programma Circo Massimo, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, il ministro delle Politiche Agricole ribadisce però quanto già affermato da Matteo Renzi: "Se si vuole lavorare insieme non bisogna partire da posizioni preconcette, ma discutere di quale futuro immaginiamo per l'Italia nei prossimi anni. Certo, non possono chiederci di fare abiure o rinunciare a pezzi importanti del lavoro fatto in questi anni".Sulle pensioni Martina, che ha proposto una pausa di riflessione sull'adeguamento alle aspettative vita, sostiene che è  "importante salvaguardareil principio adeguamento, introducendo però una gradualità perché non tutti i lavori sono uguali".Infine lo lus soli. Ieri renzi alla convention democratica si è dimenticato di parlarne. Ma il vicesegretario rassicura: "Vedremo cosa decide di fare Gentiloni, io personalmente sono favorevo alla fiducia: il Pd ci sarà".

Oktyabr 30, 2017 3:33

Il leader di Forza Italia lancia stoccate a Salvini

"Sto bene, l'aiuto di Dio e la bravura dei chirurghi mi hanno restituito l'energia di sempre. E ora certo non me ne andrò, escludo di farlo proprio alla vigilia della sfida decisiva per il mio Paese". Parla Silvio Berlusconi, che si concede una parentesi 'politicà nei giorni di relax nella beauty Spa Palace di Henri Chenot a Merano, prima di spostarsi in Costa Smeralda. Il Cavaliere si sente a tutti gli effetti guida, tutt'altro che padre nobile del centrodestra, assestando più di una stoccata a Salvini (mai citato in questo colloquio) e ai populismi.Pronto a riaprire la trattativa sulla legge elettorale, disponibile a un sostegno condizionato alla missione in Libia, porte aperte agli ex di ritorno ma in una formazione ad hoc diversa da Fi. Quanto ad Alfano e al suo "partito di governo", un'intesa ci sarà solo in Sicilia e a livello locale."A quanto pare il governo sta per imboccare dopo tanti anni una strada simile a quella che avevamo seguito noi: un accordo con le autorità libiche per bloccare le partenze. Bisogna però vederne bene i termini: per ora c'è una certa confusione tra annunci e smentite da parte libica ma anche da italiana. Valuteremo senza pregiudiziali, ma voglio essere molto chiaro: ha senso mandare le navi militari - che fra l'altro opererebbero senza una copertura internazionale - solo se avranno il potere di riportare in Libia, dopo averli soccorsi in mare, coloro che tentano la traversata. Mai più taxi del mare. Spero che il governo non stia prendendo in giro un'altra volta gli italiani".

İyul 31, 2017 3:36