Merkel para le critiche sul surplus tedesco

Non è quel che sembra.Angela Merkel mette le mani avanti per spegnere subito appetiti elettorali. L'enorme surplus di bilancio messo a segno dalla Germania nel 2016 - ben 23,7 miliardi di euro - "è più piccolo, se si guarda solo al surplus federale". Soprattutto, margini di manovra non ce ne sono molti, secondo la cancelliera. Ci sono da considerare, ha aggiunto dopo un incontro con il premier lituano Saulius Skvernelis, gli incrementi della spesa per la difesa promessi alla Nato (e al bizzoso partner americano) e quelli che saranno assorbiti dall'aumento per le misure di sicurezza o per il sociale. "E non voglio prendere nuovi debiti", ha puntualizzato Merkel: il bilancio del "falco" Wolfgang Schaeuble vanta ormai il terzo anno di pareggio strutturale.L'altro dossier che agita il governo tedesco dopo le bordate arrivate dall'amministrazione Trump e dalla Commissione europea, è quello della bilancia commerciale. La Germania veleggia, anche grazie all'euro debole, ai massimi storici nell'export. L'anno scorso ha messo a segno un sovrappiù dell'8,7%. Ma oggi Ludger Schuknecht, capoeconomista del ministero delle Finanze, definisce sulla Faz "miopi" le critiche al suo Paese, che non terrebbero conto dell'aumento negli investimenti, della domanda interna più forte (e favorita dalla quasi piena occupazione e da stipendi in aumento dell'1,8%) e del fatto che la Germania è anche il terzo maggiore importatore d'Europa.

Fevral 24, 2017 2:24

Vincent Bolloré è finito sul registro degli indagati della Procura di Milano

Il nome del finanziere francese Vincent Bolloré è finito sul registro degli indagati della Procura di Milano. Il principale azionista del gruppo televisivo Vivendi è indagato per concorso in aggiotaggio. Questo è lo sviluppo dell’indagine aperta un mese fa dai pm milanesi, Fabio De Pasquale e Stefano Civardi, in seguito all’esposto presentato da Mediaset. Nel mirino è finita la scalata a Mediaset dal gruppo Vivendi, dopo che nell’estate scorsa tra i due colossi televisivi era stato raggiunto un accordo. L’intesa di luglio prevedeva che i francesi avrebbero preso il 100 per cento di Mediaset Premium, la deficitaria pay-tv del Biscione. Vivendi avrebbe pagato Premium con un pacchetto di sue azioni (pari al 2,962% del capitale sociale). La casa madre Mediaset avrebbe ottenuto anche un altro fascio di azioni (lo 0,538% di Vivendi) e girato ai francesi, a sua volta, un 3,5% del proprio capitale. Dopo l’estate, a sorpresa, il gruppo transalpino ha spedito questo contratto su un binario morto lasciando intendere che la situazione finanziaria di Mediaset Premium era molto più grave di quanto immaginasse. Le tensioni tra Vivendi e il Biscione hanno immediatamente depresso l’andamento del titolo della società milanese. E Vivendi questa l’accusa della famiglia Berlusconi - ne avrebbe approfittato per avviare la scalata ostile a Mediaset. Dopo l’esposto degli italiani, i pubblici ministeri milanesi hanno sentito in due occasioni, ma come semplice testimone, il finanziere tunisino Tarak Ben Ammar, considerato molto vicino sia Bolloré sia a Berlusconi.

Fevral 24, 2017 2:19