ERA stato annunciato da tempo: già quattro mesi fa Tvitter faceva sapere al mondo che avrebbe dato piu sspazio agli utenti. Oggi scatta l'ora X per la soglia dei 140 caratteri, che la piattaforma dell'uccellino blu ha deciso di forzare, dando l'opportunità di inserire oggetti multimediali (immagini, GIF, video, audio, sondaggi, ecc.) senza che questi vengano conteggiati nel cinguettio. Così, ciò che fino ad ora veniva considerato un ''extra'' diventa parte integrante del messaggio, come dire: ''twittate più comodi''. Vola via quindi il tratto più distintivo della piattaforma di microblogging: quel computo che costringeva gli utenti a racchiudere il pensiero nei 140 caratteri, così come accade per i 160 dell'Sms, messaggio standard dell'era digitale e ancora oggi unità di misura per chi tiene d'occhio il portafogli. Un limite che, in realtà, appare sempre più superato da chi fa uso quotidiano dei servizi di messaggistica, a cominciare da WhatsApp, dove il botta e risposta toglie del tutto l'imbarazzo del conteggio e segna il ritmo della conversazione. A questo flusso sempre più ricco di video, foto, audio, stickers ed emoticon sembra adeguarsi ora anche Twitter, a dimostrazione che il linguaggio multimediale non può non essere ormai considerato il cuore della condivisione. Nonché ingrediente fondamentale delle notizie: ed è qui, sul terreno dell'ultim'ora che la piattaforma social gioca le sue ultime carte per uscire dalla crisi e rivendicare la propria centralità. Come? Garantendo la possibilità di linkare una immagine, appunto, senza sacrificare il traguardo scritto dei 140 caratteri.