“Che vinca il sì o che vinca il no, secondo me vince la democrazia, vince l’Italia. Spero che sia una bella festa e vadano a votare in tanti”. È un Matteo Renzi ecumenico quello che si presenta al video forum diRepubblica.it per rispondere alle domande di Mario Calabresi, Massimo Giannini e dei lettori. Un premier che, a pochi giorni dal voto referendario arriva anche a dire che in fondo la riforma della Costituzione non è la cosa più importante fatta dal suo governo: “Le riforme più importanti sono quelle che non cita nessuno: terzo settore, autismo, dopo di noi, unioni civili, sicurezza stradale e cooperazione internazionale. Sono le leggi che raccontano l’anima dell’Italia”, spiega.Naturalmente è solo un artificio retorico, perché il voto di domenica è sempre lì, sullo sfondo nella sua importanza capitale. E le sue conseguenze. A questo proposito Renzi dice una cosa importante: “Prendo un impegno morale di non considerare i voti al referendum in termini politici, per gli uni o per gli altri. Sono voti per il ‘sì’ e per il ‘no’. Il 5 dicembre c’è comunque un’altra stagione che si deve aprire”. Però ammette che, qualunque sia il risultato, “che ci siano conseguenze sul governo è evidente”.
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