Italia terra di formaggi. Lo sanno bene anche fuori dai confini nazionali, sono sempre di più, infatti, i paesi esteri che scelgono i prodotti caseari italiani per la propria spesa. Il nostro, d’altronde, è il paese che vanta il numero maggiore di prodotti dop in questo settore, oggetto di una recente operazione del Ministero delle Politiche Agricole a sostegno dell’informazione e distribuzione dei formaggi certificati dalle denominazioni e indicazioni di origine protetta. Negli ultimi anni, come hanno rilevato anche i dati dell’Associazione formaggi italiani dop e igp (Afidop), sono cresciute notevolmente le vendite fuori nazione dei nostri formaggi protetti, prodotti solo con latte fresco, con un crescente aumento di fatturato per le aziende impegnate nel comparto lattiero-caseario. Nei mesi di gennaio e febbraio 2016 i principali formaggi italiani hanno infatti messo a segno circa l’11% in più di volumi esportati. L’Emilia Romagna, concentrandosi per esempio solo sui dati di produzione del parmigiano reggiano, fa registrare un +7,8% nell’aprile 2016 sul precedente anno. Scendendo nel dettaglio, la provincia di Reggio Emilia conta 384.780 forme e 91 caseifici impegnati nella lavorazione di un prodotto che assorbe il 18% della produzione nazionale di latte e in quella provincia ha un prezzo attuale all’ingrosso per kg pari a 9,60 euro in media (con stagionatura minima di 24 mesi). I dati più recenti relativi ai primi mesi del 2016 e divulgati da Clal, analista del mercato lattiero-caseario, dichiarano un positivo trend di crescita per il settore che elenca tra i principali paesi esteri acquirenti la Svizzera, la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. In un momento come quello attuale, in cui trovare lavoro sembra essere un’impresa, il mondo della produzione di formaggio italiano può dare ancora sicurezza e opportunità occupazionali. È il caso per esempio del gruppo che oggi può considerarsi leader nel settore dei formaggi dop e primo esportatore del nostro paese in questo segmento. L’azienda Nuova Castelli , con sede proprio a Reggio Emilia dove è stata fondata nel 1892 , acquisita dalla famiglia Bigi e che oggi con il Charterhouse Capital Partners , fondo europeo di private equity, migliora la propria struttura per avere una posizione di leadership nella produzione di formaggio, vanta oltre 20 stabilimenti dislocati in Italia e all’estero che si occupano della produzione o distribuzione di Parmigiano Reggiano Dop , Grana Padano Dop , Gorgonzola Dop , Taleggio Dop , Mozzarella di Bufala Campana Dop e Pecorino Toscano Dop , oltre alla Mozzarella STG . Con un fatturato di oltre 500 milioni di euro, realizzato per più dell’80% fuori dai confini italiani e con il mercato europeo che rappresenta il 95% delle vendite totali, conferma l’andamento positivo dei formaggi italiani e la crescente percezione della qualità certificata dalle denominazioni di origine. Un mercato, quello caseario nazionale, che sembra essere sempre più orientato ai nuovi e agli storici mercati esteri di riferimento, puntando su qualità e riconoscibilità del prodotto dop.
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