Una discussione trasformata in bagarre. L’approdo al Senato del sullo Ius soli è stato accolto da urla fuori e dentro Palazzo Madama. Non appena il Senato ha dato il via all’esame, nell’emiciclo è iniziata la protesta della Lega Nord. Prima le grida, tra cui un ‘vaffa’ partito dal senatore del Carroccio Sergio Volpi in direzione della presidenza – costatogli qualche minuto di espulsione dall’Aula – poi il balzo sui banchi di un gruppo di senatori leghisti con tanto di cartelli alla mano: “Stop all’invasione”, “Prima gli italiani”, “No Ius soli”. Infine con il capogruppo del Carroccio Marco Centinaio che è arrivato ad aggrapparsi ai banchi del governo.Durante la confusione la ministra Valeria Fedeli si è fatta male ad un braccio cadendo su una ringhiera. Secondo alcuni esponenti Dem, la ministra era ai banchi del governo quando i senatori della Lega sono arrivati di corsa “con i cartelloni e l’hanno spinta contro il tavolo e le sedie”. Immediata la chiamata dell’ex premier Matteo Renzi, che ha aperto la via ai messaggi e ai tweet di solidarietà dei diversi esponenti politici, tra cui la presidente della Camera Laura Boldrini: “La mia solidarietà alla ministra Fedeli. Basta violenza nelle aule parlamentari. Il dissenso si esprime con le parole #IusSoli”.
Poi con 140 caratteri Fedeli ha rassicurato tutti: “Sto bene, grazie. Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo #IusSoli”. Per lei, che è dovuta ricorrere alle cure dell’infermeria, qualche cerotto e antidolorifici.
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