Il voto è stato a scrutinio segreto. Zanda, capogruppo dem: “Certo che noi abbiamo votato per ok all’utilizzo. Meno certo che altri gruppi, che erano su questa posizione, l’abbiano poi mantenuta nell’urna” L’Aula del Senato, con voto a scrutinio segreto, non ha dato l’autorizzazione all’utilizzo di intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi e le cosiddette “olgettine”. I voti favorevoli sono stati 120, i contrari 130 e 8 gli astenuti. La giunta per le immunità parlamentari aveva chiesto il via libera all’autorizzazione. È scontro sul voto segreto. Marcucci (Pd) accusa i grillini di aver usato il voto segreto per votare contro e ‘allinearsi’ alle posizioni della destra in vista del referendum. Che i grillini respingono al mittente: “Giusto usarle”, ha detto il capogruppo al Senato Stefano Lucidi. Il capogruppo Pd conferma la linea del partito. “Rispetto alla votazione nell’Aula del Senato – dichiara il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda – sono certo che il mio gruppo ha votato compattamente a favore della decisione della Giunta di concedere all’autorità giudiziaria luso delle intercettazioni di Silvio Berlusconi”. “Sono molto meno certo – prosegue – che, nel voto segreto, ci sia stato lo stesso comportamento da parte di gruppi che pur avevano espresso, nel dibattito d’Aula, la stessa posizione. Siamo di fronte ad un episodio analogo a quello del 1993 quando la Lega salvò Bettino Craxi”.
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