Un barcone con più di 400migranti, per la maggior parte somali si sarrebbe rovesciato nel Mar Mediterraneo mentre cercava di raggiungere le coste meridionali dell’Europa. Si teme per una nuova strage in mare con centinaia di morti. Ma è prudente il ministro deli esteri Paolo Gentiloni: “Stiamo cercando di avere notizie ulteriori, soprattutto dalle autorità egiziane. In ogni modo è un motivo in più per discutere il ‘migration compact’ preparato dall’Italia”. Le prime notizie sulla tragedia sono arrivate stamane dalla Bbc Arabicsecondo cui i migranti “erano a bordo di quattro imbarcazioni sfasciate”. Il corrispondente della Bbc in Kenia ha anche fatto sapere di aver parlato con i parenti di tre giovani somali della stessa famiglia che sarebbero tra i migranti annegati. L’ambasciatore somalo in Egitto ha dichiarato che stanno facendo verifiche sull’accaduto. Secondo la stampa somala, le squadre di soccorso sono riuscite a trarre in salvo solo 29 persone. Sui social media circola la notizia, ancora non confermata, che gli annegati erano partiti dall’Egitto e diretti in Italia. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato la nuova tragedia.del mare: “C’è veramente bisogno di pensare, oggi, di fronte ad una ennesima tragedia in cui sono morte centinaia di persone, ad un anno da una tragedia in cui ne morirono 800”, ha detto nel corso della cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello. E cominciano le reazioni dal mondo politico. Per il segretario della Lega nord Matteo Salvini: “Affondano barconi nel mediterraneo, 400 immigrati dispersi. Altro sangue sulla coscienza dei trafficanti di uomini, altro sangue sulla coscienza dei politici finti buoni complici dell’invasione”. Intanto sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera su un gommone carico di profughi diretto verso l’Italia che si trovava nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Nel corso dell’operazione sono state salvate 108 persone. E stamattina il prefetto Vittorio Piscitelli, Commissario straordinario del governo per le persone scomparse ha fatto sapere che “la nave incaricata dalla Marina militare di effettuare il recupero del peschereccio, carico di migranti, affondato esattamente un anno fa al largo delle coste libiche, è in navigazione verso quella zona di mare. Le operazioni si dovrebbero concludere con l’aggancio e il trasporto di questo relitto nel porto di Augusta, verso la fine del mese di aprile. Poi comincerà il lavoro di recupero dei corpi dal barcone, per metterli a disposizione delle squadre di medici legali”, ha detto a Voci del Mattino di Radio1 Rai. “Sul numero dei morti non esistono cifre attendibili – ha sottolineato Piscitelli – Qualche superstite parlava di 700-800 persone nel barcone. Noi, fuori dalla nave, abbiamo trovato 169 corpi, mentre la Marina militare, valutando le dimensioni dello scafo, ha stimato che nella stiva possano esserci dai 200 ai 400 corpi. Certo, visto come gli scafisti trattano gli immigrati, il rischio che il numero sia più elevato esiste ma ovviamente ci auguriamo che non sia così”.
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